23 Dicembre 2024

Letteratura

ArbëriaLetteratura

L’anima pascoliana di don Francesco Gullo

di

Mario Gaudio

Parlare oggi di poesia è impresa quanto mai impopolare, dal momento che chi frequenta gli ambienti della letteratura in generale e quelli della critica in particolare è consapevole del processo di inflazione che grava sull’arte poetica e che, a conti fatti, può essere attribuito essenzialmente a due fattori: da un lato la riduzione dello spazio vitale riservato alla poesia, considerata dai più rifugio per temperamenti bizzarri o innocuo passatempo per oziosi benestanti, dall’altro la proliferazione incontrollata di poeti ‒ o presunti tali ‒ che si fregiano di contestabilissimi allori semplicemente dopo aver impresso su carta frasette motivazionali spacciate impunemente per poesia con la complicità di fameliche case editrici, di giurie divenute distributrici seriali di targhe e contentini e di narcotizzati addetti ai lavori che han smarrito, più o meno colpevolmente, il senso e il valore della critica militante. Continua a leggere…

Letteratura

Il giaco e lo stiletto

di

Mario Gaudio

La vita, si sa, non ci esenta da improvvisi quanto dolorosi colpi di stiletto che trapassano impietosi il nostro personale giaco costituito da affetti, ricordi, convenzioni e convinzioni che, nel corso del tempo, con pazienza e spirito di autoconservazione, accumuliamo per non soccombere dinanzi all’inevitabile inverno di certi giorni. Continua a leggere…

Letteratura

Elogio (spudorato) di Jep Gambardella

di

Mario Gaudio

In una Roma sospesa tra l’afa e la gloriosa storia millenaria ‒ prezioso museo a cielo aperto di cui, spesso, l’italiano medio si rende indegno con la sua indifferenza ‒, si consuma la vicenda esistenziale ed artistica di Jep Gambardella, magistrale protagonista de La grande bellezza, testo di Paolo Sorrentino e Umberto Contarello divenuto, ben presto, pellicola insignita di premio Oscar nell’ormai lontano 2014. Continua a leggere…

Letteratura

Cantate, Madrigaux e Stravaganze

di

Ettore Marino

Nell’Ottobre del 2018, un mio fraterno amico, musico estroso e genialissimo, mi chiese tre Cantate. Pose due soli vincoli: che fossero tramate in versi brevi, medi e lunghi, e che non presentassero rime. Gliele fornii. Allo sparuto corpo aggiunsi poi tre Madrigaux, cioè tre (rimatissimi) madrigali in francese, e tre Stravaganze, due in italiano e una in francese, tutte rimate anch’esse. Continua a leggere…

Letteratura

La zavorra del vecchio incantatore. Prima parte

di

Ettore Marino

Gianni Brera: ho amici che lo odiavano. Me ne stupivo, ne indagavo il perché, io che per lui tifavo, che sempre grato ne gusterò la pagina e il roco parlare. È forse giunta l’ora di mettere un po’ d’ordine, di traghettare nella chiarezza del concetto sensazioni e sussulti, piccose rabbie e abbandoni gioiosi. Continua a leggere…