19 Aprile 2025
Fragmenta

Un lupo, più lupi, la bestia…

di

Ettore Marino

Gévaudan: si chiamava così una provincia del Mezzogiorno della Francia: aspra ventosa fredda povera. La Rivoluzione ne rimpastò i confini ribattezzandola Lozère. Nessuno più ricorderebbe il vecchio nome, se un’ombra assassina non lo avesse marchiato per sempre. Creduta e non creduta, infatti, una voce s’era messa a vagare per tutta la Francia sudorientale; era l’autunno del 1763, e la voce diceva di donne e di ragazzi uccisi o scampati per prodigio agli assalti di un’orribile fiera. La voce si muta in evidenza quando è rinvenuto ciò che resta del corpo di Jeanne Boulet, pastora di quattordici anni. È il 30 Giugno del 1764. Continua a leggere…

Saggistica

Bernhard, un eccentrico a Ferramonti

di

Mario Gaudio

Dottissimo, visionario, incrollabilmente fiducioso nell’azione di una Provvidenza ‒ solo in parte cristiana ‒ figlia spuria di un sincretismo che miscela credenze, avvicina epoche, abbraccia Oriente e Occidente, amalgama saggezze e vite di uomini profondamente diversi tra loro nello spazio e nel tempo, Ernst Bernhard (1896-1965) trasmuta la costrizione della condizione di internato in un itinerario di analisi dei meandri più riposti della propria psiche. Continua a leggere…

Letteratura

“Una vittoria straordinaria”, pagine sportive d’altri tempi

di

Mario Gaudio

Paolo Cucci si affaccia sul vasto e variegato mondo della scrittura attraverso un racconto marcatamente autobiografico in cui convivono immagini, impressioni e sensazioni che accompagnano gli eventi di una insolita giornata del maggio 2016.

Le lacrime di gioia per un trionfo sportivo inaspettato si mescolano a quelle dell’amarezza per l’improvvisa perdita di un fratello e lo stupore della vittoria si fonde con l’angoscia del lutto in una sorta di nostalgica pellicola che consente all’autore di rievocare sprazzi di esistenza felice plasmati dal calore familiare e dal fervore della passione sportiva. Continua a leggere…

LetteraturaTerre Letterarie

Dal corpo di una lettera

di

Ettore Marino

Valery Larbaud coniugò in sé sapienza varia e vera, amore del nuovo, ripiegamenti e nostalgie. Viaggiò e s’imbevve di spettacoli. Il treno era un mezzo fatato. Lo cantò come segue: “Dammi il vasto tuo strepito, il così dolce solenne tuo incedere, / il tuo scorrere a notte lungo l’Europa illuminata, / o treno di lusso!, e l’angosciante musica / che va frusciando lungo i tuoi corridoi di cuoio dorato / mentre, di là dalle laccate porte dai grevi chiavistelli in rame, / i milionari dormono. […] Continua a leggere…

ArbëriaLetteratura

Ardian che voleva svuotare il mare

di

Mario Gaudio

Mentre, accompagnati dalle spensierate melodie di fatui tormentoni musicali estivi, ci accingiamo ad assaltare con spirito vacanziero gli splendidi e assolati chilometri di costa che circondano il Belpaese, i principali mezzi di informazione continuano ‒ ahimè, stancamente ‒ a raccontare di drammi legati ad immigrazioni che rendono le spiagge italiche agognato punto di arrivo ideale e reale per migliaia di esseri umani il cui bagaglio si riduce ad «una bisaccia vuota e una storia infinitamente piena». Continua a leggere…

Saggistica

Michel Fingesten, la Storia e le storie

di

Mario Gaudio

Nel gennaio 2020, quando ancora le consolidate abitudini sociali si consumavano ignare dell’imminente minaccia pandemica che di lì a qualche mese avrebbe sconvolto le nostre esistenze, durante uno dei miei brevi soggiorni romani, decisi di ritornare ad ammirare i capolavori dei Musei Vaticani. Continua a leggere…

Arbëria

Il «quadrifoglio» poetico di Ettore Marino

di

Mario Gaudio

La lingua ‒ si sa ‒ è donna volubile e, in quanto tale, talvolta si presenta sotto le sembianze di nobile matrona agghindata di norme a cui i benparlanti cercano di attenersi in maniera scrupolosa, talaltra essa assume le movenze di capricciosa ragazzetta che, spogliatasi degli orpelli imposti da grammatici e pedanti, si lascia accarezzare liberamente da usi e consuetudini che gli uomini di ogni tempo e latitudine sviluppano, più o meno consapevolmente, nel corso della loro quotidiana attività comunicativa. Continua a leggere…