24 Dicembre 2024
Fragmenta

Schermo, gioco, ipotesi e realtà

di

Ettore Marino

Amavo andare in bicicletta, seguivo con ardore le corse per TV, nutrivo un tifo indemoniato per Francesco Moser, e una buffa tempesta s’abbatté sui miei giorni. Le volate di Beppe Saronni erano colpi di rasoio. Vinceva, e ne morivo. Presi a fantasticare di infilzargli una punta di stilo nel mezzo della schiena: la punta sola, dico, che non lo avrebbe ucciso ma levato di sella per un pezzo. Di quella mia follia rido per come merita, e riderei con pace molto più soave se qualcuno non le avesse dato corpo infiggendo davvero una punta d’acciaio in una carne viva. Continua a leggere…

Letteratura

La campagna smitizzata di Eduardo Apa

di

Mario Gaudio

La tendenza ad idealizzare la campagna ha attraversato, da tempo immemorabile, la storia della letteratura, raggiungendo il suo culmine o toccando il baratro ‒ è questione di punti di vista ‒ con l’Accademia dell’Arcadia (1690) che, pur avendo il pregio di ricollegarsi alle idealità classiche, commise l’infausto errore di contrapporsi al ridondante Barocco attraverso fatue pastorellerie che ebbero il demerito di offrire l’immagine di una natura idilliaca ma palesemente aliena dalle reali condizione esistenziali. Continua a leggere…

Letteratura

I bambini invecchiati di don Lisander

di

Mario Gaudio

Nonostante il ministro Cingolani ‒ degno erede, su questo tema, del famigerato collega Poletti ‒ dia lustro al suo dicastero abbandonandosi a sproloqui che demoliscono imprudentemente la già fragile cultura umanistica nazionale e benché in gran parte degli atenei italiani ‒ salvo rare e valide eccezioni ‒ si presti il fianco a tali critiche, riducendo lo studio della letteratura a sequela di futili e pedanti questioni filologiche, noi, disinteressandoci altamente delle situazioni poc’anzi elencate, abbiam deciso di scrivere una noterella sul Manzoni che, senza pretesa alcuna, si propone di far focalizzare l’attenzione del benevolo lettore su personaggi e casi rimasti lontani, o comunque marginalizzati, dagli studi principali e imprescindibili sull’esegesi dei Promessi sposi. Continua a leggere…

Letteratura

Il mito di Coppi e la penna di Brera

di

Mario Gaudio

Coppi e il diavolo non poteva che venir fuori dalla penna di Gianni Brera, uomo e giornalista d’altri tempi di cui, nel marasma attuale di svergognata mediocrità elevata a sistema, si sente l’evidente mancanza.

Con prosa che fluisce al pari dei nastri d’asfalto divorati da Coppi, lo scrittore lombardo racconta ‒ senza retorica o nefaste finalità agiografiche ‒ le vicende umane e sportive del Campionissimo, non impantanandosi nelle paludi del genere biografico, ma ricorrendo alla forma schietta di un romanzo non romanzato ‒ il lettore mi perdoni la cacofonia e il bizzarro accostamento di termini ‒ che, a conti fatti, pare essere lo strumento più idoneo a tramandare le imprese di un protagonista assoluto dell’epoca d’oro del ciclismo italiano. Continua a leggere…

Letteratura

“I Medici”, saga del potere, dell’arte e della vita

di

Mario Gaudio

Il caso ‒ o chi per lui ‒ ha disposto che mi immergessi nella saga di Matteo Strukul subito dopo aver riletto, per l’ennesima volta, Il principe di Niccolò Machiavelli. Tale mirabile circostanza, fortuita ma essenziale, è alla base di questa recensione e delle idee interpretative che vi sono sottese.

Premesso ciò, per rigor di logica e chiarezza espositiva, è necessario proseguir per gradi, spendendo innanzitutto qualche parola sulla struttura dei romanzi oggetto del presente studio. Continua a leggere…

Fragmenta

Scarpe, foto, pennelli e cose ultime

di

Ettore Marino

Un mio amico, che ha nome di Giorgio Godino, mi mostrò un giorno alcune foto. Ritraevano un paio di scarpe da lavoro della più che nonagenaria sua madre Lauretta, confezionate per lei dal maestro calzolaio Vincenzo Candreva di Vaccarizzo Albanese in sul finire degli anni Sessanta. Intendendo esporle su Facebook, Giorgio mi chiese che le corredassi di una nota esplicativa. Continua a leggere…