L’impostura salvifica di Giorgio Perlasca
di
Mario Gaudio
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, Giorgio Perlasca (1910-1992) fu inviato a Budapest per conto della SAIB (Società Anonima Importazione Bovini) con l’incarico di trattare l’acquisto e organizzare il trasporto del bestiame destinato ad essere macellato in Italia ed inscatolato per le razioni alimentari riservate all’esercito nazionale.
Nonostante la giovane età e la prestanza fisica, il commerciante lombardo fu esentato dal servizio militare, dal momento che vantava all’attivo una duplice esperienza di guerra sui fronti dell’Abissinia e della Spagna franchista. Continua a leggere…