In margine all’antologia santoriana
di
Mario Gaudio
Ogni antologia sconta un gravoso peccato originale legato alla insidiosa e duplice natura ‒ includente e limitante allo stesso tempo ‒ che caratterizza per definizione questo particolare genere letterario.
Se da un lato il curatore si prodiga nell’attenta raccolta di testi ritenuti significativi, dall’altro procede alla necessaria e problematica espunzione di numerosi scritti che ‒ a torto o a ragione ‒ vengono confinati nelle retrovie e, pertanto, non esposti alla prima linea del contatto diretto con il lettore. Continua a leggere…